Libertà

Buoni o cattivi?

Ogni tanto trovi ancora gente che continua a contrapporre l’Occidente, guidato da grandi principi quali la difesa dei diritti umani, l’implementazione della democrazia, dal principio di autodeterminazione dei popoli, e dalla pratica del “dolce commercio”, al rimanente mondo non-occidentale: oscuro, autoritario, oppressivo e, mettiamoci pure, disumano.

Lo sappiamo, la storia non la studia più nessuno. È stata sostituita dall’opinione volante dell’ultimo tg.
Per il nostro bene, però, dovremmo sapere e tenere sempre in mente una cosa:
L’occidente moderno è la società più aggressiva della storia.

Nessuna civiltà, nella storia, è stata così votata all’espansionismo, alla conquista militare, e allo sfruttamento sistematico degli altri popoli.

L’abbiamo tinteggiata di volta in volta come evangelizzazione dei pagani, civilizzazione dei primitivi, esportazione della democrazia, ecc. ma il punto di fondo è e rimane questo: l’Occidente negli ultimi secoli ha invaso, conquistato militarmente, colonizzato, sfruttato economicamente e infine bombardato a piacimento tutto il resto del mondo.

Abbiamo gente che parla inglese in Oceania e America del Nord, spagnolo e portoghese nell’America del Sud, gente che parla francese in mezza Africa e gente che parla olandese o derivati in Suriname, Sudafrica e Namibia, perché i proverbiali difensori occidentali dell’umanità e della civiltà hanno massacrato senza pietà chiunque altro ad ogni latitudine, portandogli via la terra, i beni e cultura.
(Per un’istruttiva comparazione con quelli che per noi sono i malvagi e i barbari: il russo si parla solo in Russia e confinanti; il cinese solo in Cina e prossimità; il persiano in Iran e dintorni, l’Hindi in India – a fianco dell’inglese).

Questo processo è diventato più potente che mai negli ultimi due secoli, dalla guerra dell’oppio, alle atrocità del Congo belga, alla “liberazione” del Vietnam, alle “guerre preventive” in Afghanistan e Iraq, ecc. ecc.

Ecco, la storia non è un luogo ideale, garbato e pacifico e in una ipotetica classifica che comprende la violenza, la barbarie e la crudeltà altrui, l’Occidente è primo a punteggio pieno.

Insomma, premesso che nella storia è una stupidaggine discutere in termini di “buoni” e “cattivi” ma se proprio uno insistesse a prendere tale posizione, noi siamo con distacco i “Cattivi”.

La storia non è però un luogo per banali condanne morali, né per semplici “scuse” (grande specialità anglosassone), di queste, nessuno se ne fa nulla, né gli Indiani d’America, né gli aborigeni, né i Maori, né gli Indios…
Si può tentare di correggere quanto di male fatto in passato con un presente e un futuro migliore, niente di più.

Ma il tocco di definitiva arroganza, di supremo autoincensamento morale dell’Occidente sta nel dire e dirsi che “noi però riconosciamo i nostri errori”, e magari “chiediamo scusa”.
E, in grazia di questa manifesta superiorità morale, possiamo continuare serenamente con la stessa ricetta di prima – stupendoci anzi quando qualcuno manifesta resistenza rispetto all’essere colonizzati o soggiogati nel nome dei nostri valori superiori.

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